Come spiegare Halloween ai bambini: le parole giuste e il contesto

Ormai da diversi anni anche in Italia sempre più persone celebrano la festa di Halloween, sebbene essa non appartenga alla nostra tradizione, ma a quella dei Paesi del Nord Europa e dell’America.

Sono stati soprattutto i bambini e i ragazzi ad “importarla” da noi, certamente affascinati dalla sua atmosfera e dai suoi semplici rituali.

Ma quanto ne sanno davvero di Halloween i bambini (e gli adulti)?

Per spiegarla, innanzitutto, fai capire loro che ogni ricorrenza, ed Halloween non fa eccezione, ha una storia ed un significato che vengono da lontano.

Non è mai troppo presto per imparare e per capire, l’importante è usare le parole appropriate.

Origini di Halloween

La festa di Halloween ha origini antichissime.

Essa nacque nell’Irlanda celtica sovrapponendosi al Samhain, un rituale pagano che sanciva la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno.

I mesi freddi comportavano enormi disagi per le popolazioni di allora e, attraverso certe liturgie, gli uomini speravano di propiziarsi il favore delle divinità allontanando così le difficoltà.

La parola “Halloween” deriva dall’espressione scozzese “all hallows eve“, ovvero “vigilia della notte di Ognissanti”.

Per i Celti, inoltre, la notte fra il 31 ottobre e il 1° novembre era magica in quanto il mondo dei vivi e quello dei morti venivano in contatto tra di loro.

Deriva da qui l’altro nome di Notte delle streghe, quella degli spiriti finalmente liberi di vagare indisturbati sulla Terra.

Si tratta di una festa dai toni decisamente macabri, come dimostrano i suoi simboli (zucche intagliate con espressioni raccapriccianti, teschi, streghe, scheletri, pipistrelli ecc.) e i colori che la rappresentano.

Il nero e l’arancione, che creano già di per sé un forte contrasto, indicano rispettivamente la morte dell’estate e il raccolto autunnale.

Le parole giuste per raccontare Halloween ai bambini

Trovare le parole giuste per raccontare Halloween ai bambini è una questione di buonsenso e di sensibilità, innanzitutto, ma seguire qualche consiglio ad hoc rende il compito sicuramente più facile.

Molto dipende anche dall’età dei bambini, con una netta distinzione da fare tra quelli in età prescolare e i più grandi.

Con i primi è indispensabile non calcare troppo la mano sugli aspetti horror della festa, che invece sono ciò che in genere affascina di più i ragazzini dalle Elementari in su.

I bimbi fino a 4-5 anni difficilmente distinguono compiutamente la realtà dalla fantasia, quindi sarebbe preferibile un approccio soft all’argomento, introducendolo magari come fosse una favola.

Si può dire che tanto tempo fa un popolo che abita lontano da noi si travestiva con maschere e costumi grotteschi per mandar via gli spiriti che vagavano sul nostro pianeta.

I travestimenti vanno bene, purché non abbiano caratteristiche esageratamente orrorifiche, un consiglio di cui dovrebbero tenere conto anche i genitori.

Se scegli di festeggiare Halloween in famiglia, ottima occasione per stare tutti insieme oltretutto, fai in modo che gli adulti, se presenti, non adottino né costumi né atteggiamenti che possano spaventare i bambini.

È fondamentale che essi sappiano che la “bruttezza” che vedono è a fin di bene, ovvero utilizzata solo per allontanare “i cattivi”.

Per i ragazzini più grandi il discorso è diverso e decisamente più semplice.

Abituati a mezzi di comunicazione potentissimi e già perfettamente in grado di distinguere fantasia e realtà, ciò che più amano di Halloween è proprio l’atmosfera noir, spaventosa e cupa.

È bene che imparino quali sono le origini della ricorrenza e si può concedere loro una maggiore libertà riguardo ai costumi e ai simboli con cui “giocare”.

Infine, un piccolo discorso a parte merita il rituale di “dolcetto o scherzetto” (trick-or-treat)? che, in genere, è l’aspetto della festa, insieme a quello delle zucche spaventose, che diverte maggiormente i ragazzini.

Un pomeriggio può diventare estremamente istruttivo oltre che ricreativo, se tutti i membri della famiglia si uniscono per intagliare insieme le zucche e scegliere i dolci da tenere a portata di mano.

Spiega ai bimbi che entrambi, i dolci e le zucche, servivano a rabbonire gli spiriti cattivi: i bambini prestano maggiore attenzione a ciò che si dice se sono impegnati in una attività che li interessa e li stimola.

- Fiaberella
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