Come leggere le fiabe ai bambini
Quando eravamo piccoli, uno dei momenti della giornata che attendevamo di più forse era proprio alla sera, quando, al calduccio nel proprio lettino, mamma si sedeva accanto a noi e “armata” di libro di fiabe ci leggeva uno di quei fantastici racconti e noi ci addormentavamo sognando di diventare uno dei personaggi di quella fiaba.
Quello di leggere una fiaba diventava così uno di quei riti fondamentali della giornata di un bambino: ad oggi purtroppo, vi sono altri tipi di rituali come guardare un cartone alla TV, giocare ai videogiochi, partecipare a qualche sport che purtroppo hanno preso il posto di questa bella abitudine.
Ovviamente, un bambino ha il diritto di fare tutte quelle attività che più gli piacciono; eppure quello di leggere fiabe ai bambini come quelle dei fratelli Grimm, o di Andersen aiuta i più piccini a sviluppare la propria fantasia.
Il perché ce lo spiega una famosa psicologa clinica e psicoterapeuta, Simonetta Scazzosi, specializzata in psicologia scolastica e dell’età evolutiva.
L’importanza della lettura delle fiabe ai bambini
La nota psicologa afferma che lo scopo di leggere fiabe e racconti ai bambini sopratutto in età prescolare è quello di sancire un rapporto di disponibilità e di vicinanza andando a rafforzare la relazione che si crea con lui di supporto che diventerà uno degli strumenti fondamentali che aiuteranno il bambino durante la crescita.
Indubbiamente quello della lettura è un momento per rafforzare il legame con il proprio bambino e fare qualcosa insieme con lui, diventando così non solo uno strumento di formazione dal momento che semplifica l’apprendimento, ma soprattutto relazionale.
E’ indubbio che un bimbo piccolo per poter leggere un libro ha bisogno dell’intervento di un adulto ed è fondamentale che questo momento sia piacevole in primis per l’adulto per riuscire a trasmettere positività al bimbo e non a farlo vivere come un momento di obbligo.
La lettura come un modo per conoscere se stessi
Diventa chiaro dunque che leggere una storia dà la possibilità di potersi mettere in ascolto di un bambino e cercare di capire cosa davvero gli interessa, cosa lo fa divertire, cosa lo preoccupa e cosa lo attira maggiormente.
Inoltre, il leggere una fiaba aiuta a mettersi in contatto con il bambino che è in ognuno di noi: ciò che davvero conta è la sintonia affettiva ed emozionale che si può creare tra il bambino/ascoltatore e il nostro bimbo interiore, compreso il bagaglio di sensazioni e di emozioni.
Che tipo di fiabe leggere ad un bambino
Indubbiamente, le fiabe classiche rimangono sempre le più belle da leggere ad un bambino, anche se non pochi sono quei genitori che evitano questi racconti in quanto hanno paura che i propri figli si possano spaventare.
Invece, proprio queste fiabe sono fondamentali in quanto affrontano temi universali con i quali ciascuno si troverà a fare i conti nel corso della propria vita oltre che a dare utili consigli che possano supportare il bambino a riuscire anche ad elaborare le proprie emozioni.
Non a caso in tutte le fiabe viene narrata l’eterna lotta tra il bene (protagonisti) e il male (i nemici che rappresentano le paure e l’inclinazione di un bambino verso ciò che non andrebbe fatto) ponendo così l’accento su quelli che sono i problemi e i pericoli che si incontrano durante la sua crescita, ma che ovviamente lanciano un forte messaggio di speranza ovvero che nulla è impossibile da affrontare e che c’è sempre una soluzione per superare qualsiasi difficoltà.
Qualsiasi bambino si identifica con il protagonista delle fiabe e anche lui vuole trovare la soluzione al problema: per far ciò dovrà affrontare non poche prove e prendersi tutto il tempo che ritiene opportuno, che non comporti conseguenze anche perché agisce in uno spazio protetto.
Quello che viene raccontato infatti è accaduto in un passato molto lontano e ovviamente in un luogo non reale e ciò va a creare una distanza protettiva, oltre al fatto che può sentirsi sicuro dal momento che ha vicino a sé un adulto.
L’insegnamento delle fiabe
Non vi è una fiaba che non contenga in sé un’insegnamento: Pollicino parla del problema dell’abbandono da parte dei genitori che causerà al bambino numerose difficoltà affettive da adulto che potrà comunque affrontare grazie alle sue abilità e all’intelligenza.
Invece, in Biancaneve si parla di come gestire l’invidia e difendersi dalle cattiverie che gli altri ci provocano, grazie al supporto e all’aiuto degli altri; invece i Tre Porcellini sottolinea come il creare delle difese personali richieda tanto impegno e che si mette in atto in 3 principali momenti: quello della crisi, della cura e della guarigione.
In che momento della giornata vanno lette le fiabe
Come ben noto soprattutto se piccoli, i bambini hanno bisogno di avere dei tempi che articolino tutta la loro giornata: si inizia con la colazione, il gioco, il pranzo, per passare poi al pisolino pomeridiano, la merenda, la cena, il bagnetto e il sonno.
In questi tempi anche quello del leggere una fiaba potrebbe rientrare in uno dei rituali che rientrano nella vita di un bambino e che potrebbe essere collocato prima di dormire, per creare anche un’atmosfera di calma e di relax che porta poi al sonno notturno.
Come vanno lette le fiabe ai bambini
Leggere delle fiabe ad un bambino dovrebbe pertanto diventare un momento magico in cui ciascun adulto è lì esclusivamente per bambino, in modo da soddisfare qualsiasi desiderio di conoscenza del bambino, pronto a rassicurarlo e nel tempo stesso accompagnarlo alla scoperta di nuove cose.
In particolare per i più piccini, più che il contenuto di una storia, è importante il modo in cui un adulto le racconta quindi anche un tono di voce particolare in modo da far entrare il bimbo nell’atmosfera della fiaba.
Non abbandonare la lettura
Ciò che va sottolineato è di non smettere di leggere leggere le fiabe ai bambini e non accendere la tv: se si abbandona la lettura di una fiaba si perderebbe una preziosa occasione di poter trasportare il bambino in un mondo magico fatto di personaggi fantastici e mondi fatati, aiutandolo così a sviluppare la sua fantasia.
- Fiaberella