Il gallo e la volpe

Sul ramo di un grande albero stava l’astuto gallo a far da sentinella.

Fu allora che la volpe, con aria da santarella, gli disse:

Lo sai amico mio? Non siamo più in guerra adesso, c’è la pace universale. Scendi, ti voglio abbracciare. Fa presto, vieni giù perché devo portare questa notizia in cento luoghi e più. Ora siete liberi di andar dove volete, noi saremo come fratelli. Vi siano fuochi artificiali, allegria e buonumore! Scendi a prendere il bacio del fraterno amore!

– Amica – le rispose il furbo gallo – mi commuovono queste cose e te ne sono grato. Ma voglio fare la pace in modo più solenne e gaio abbracciando, insieme a te, anche quel levriero che corre verso di noi. Sarà sicuramente un corriere mandato a dare questo annuncio. Mentre egli arriva, io scendo dalla pianta, così potremo abbracciarci tutti quanti.

– Salutamelo – rispose la volpina – ho troppa fretta e la strada che devo fare è molto lunga. Nel caso, festeggeremo domattina.

E, in fretta e furia, se la svignò per la campagna delusa dal fallimento del suo tranello.

Vedendo ciò il vecchio gallo sorrise e cantò questa celebre sentenza: è doppio il perdono quando inganni chi ti inganna.

- Fiaberella
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