La fiaba di Kintaro

Narra una leggenda tradizionale giapponese di un bambino che viveva con sua madre sul monte Ashigara. Il suo nome era Kintaro, e fin dalla nascita era dotato di una forza fuori dal comune.
La madre, Yama-uba, si dice fosse rimasta incinta di questo straordinario fanciullo dopo essere stata colpita da un fulmine scagliato da un Drago rosso che viveva nella stessa montagna. Kintaro indossava un haragake di colore rosso (vestito indossato dai bambini giapponesi nel passato) che sua madre aveva fatto per lui con ricamato sul petto l’ideogramma “kin” (oro).

Kintaro amava uscire all’aria aperta per giocare ma, siccome la sua casa era sperduta e non c’erano altri bambini nelle vicinanze, i suoi amici e compagni di giochi, erano gli animali della montagna: conigli, scimmie, cinghiali e volpi.


Un giorno anche un grande orso, che era molto orgoglioso della sua forza, aveva deciso di sfidare Kintaro.
“Voglio vedere se riuscirai a battermi in un incontro di sumo” disse l’orso.

“Va bene” rispose sorridente Kintaro “non esiste nessuno in questi boschi più forte di me!”. Infatti l’orso perse l’incontro e tutti gli animali festeggiarono insieme al bambino la vittoria.
L’incontro che cambiò la sua vita fu con un samurai che, di passaggio nei boschi, rimase colpito dalla forza ercolina del bambino. “Diventa mio allievo” gli propose il samurai “e farò di te un guerriero conosciuto in tutto il Giappone“.
Kintaro ottenne l’approvazione della madre e dopo essersi trasferito sul monte Oe divenne un samurai leggendario con il nome di Kintoki Sataka.

- Fiaberella
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