La fiaba di Patì e Patù

C’era una volta una bambina di nome Patì che aveva un fratellino che si chiamava Patù.

Patì e Patù però si facevano molti dispetti.

Una volta Patì legò insieme i lacci delle scarpe di Patù, che appena fece per camminare….TONF!

Cadde a terra come un salame.

Un’altra volta Patù mise della colla sulla spazzola di Patì che iniziò a pettinarsi, ma vide che la spazzola rimase incastrata tra i capelli tant’è che la mamma dovette tagliarglieli.

I genitori erano disperati, non sapevano più cosa fare, ma il nonno diede loro un consiglio: “Nascondete qualcosa a cui loro tengono molto e organizzate una caccia al tesoro in modo che solo collaborando potranno recuperare i loro beni preziosi”.

Così, i genitori decisero di nascondere la cosa che per loro era più importante e per la quale litigavano sempre su chi dovesse giocarci: si trattava di un piccolo trenino rosso.

Tornati da scuola, Patì e Patù volevano giocare col trenino, ma non riuscivano a trovarlo.

Ad un certo punto si accorsero che sul tavolo c’era una lettera lasciata dai loro genitori all’interno della quale c’era una mappa della città e vi era scritto: “Solo la collaborazione e l’unione vi porterà dritti al tesoro! Buona caccia!”

I due rimasero di sasso!

Non solo avevano nascosto il loro prezioso trenino, ma ora dovevano anche lavorare insieme per trovarlo!

Patù sobbalzò dicendo: “Io non intendo minimamente collaborare con nessuno, quantomeno con te! Anzi, chi troverà per primo il trenino se lo terrà tutto per se!”

Patì accettò la sfida.

I due, iniziarono così a girare per la città alla ricerca di indizi: Patì incontrò la vicina di casa che le disse che un indizio si trovava vicino alla famosa vecchia quercia.

Patì cercò e cercò e trovò un bigliettino vicino alle radici in cui vi era scritto che per trovare il prossimo indizio avrebbe dovuto pulire il prato della zia Padora.

Intanto Patù, si stava recando in bici a consegnare i giornali a tutto il vicinato – come era scritto nell’indizio da lui trovato – e ogni vicino gli dava un pezzo di puzzle che rappresentava il luogo in cui si trovava il tesoro. Una volta ricomposto Patù vide che si trattava del laghetto che si trovava nel parco della città, e allora subito pedalò come un razzo per arrivare per primo.

Patì, intanto, aveva pulito il prato della zia Padora che le diede in premio una piccola chiave che avrebbe aperto lo scrigno che conteneva il tesoro che si trovava nel laghetto del parco.

Subito Patì corse veloce fino al parco e si mise alla ricerca dello scrigno.

Ad un certo punto vide qualcosa di strano proprio nel laghetto: era lo scrigno che poteva essere recuperato solo usando una canna da pesca.

Mentre pensava a come recuperare lo scrigno vide arrivare Patù con in mano una canna da pesca, e appena la vide disse: “E’ impossibile prenderlo senza canna da pesca, anche se il vero problema è che c’è una serratura e io non ho la chiave”

Patì tirò fuori allora la chiave e Patù al vederlo si illuminò e allora capirono: se adesso volevano recuperare il loro tesoro avrebbero dovuto per forza collaborare!

Così Patù recuperò lo scrigno, Patì lo aprì e videro che dentro c’era una loro foto che da piccoli giocavano insieme col trenino.

I due si guardarono e si abbracciarono forte: da quel giorno qualsiasi gioco avrebbero potuto farlo insieme perchè sapevano di aver trovato l’uno nell’altro un nuovo amico.

E così Patì e Patù insieme sulla stessa bicicletta a casa, dove li aspettavano i genitori con in mano il loro trenino rosso.

- Fiaberella
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