La fiaba di Simonetta e la lettera a Babbo Natale

Mancava ormai poco al Natale e mentre gli adulti erano indaffarati con gli ultimi preparativi per il cenone natalizio e per ultimare gli addobbi, la piccola Simonetta era intenta a scrivere la letterina a Babbo Natale.

“Caro Babbo Natale, quest’anno mi sono davvero impegnata molto: a scuola ho studiato tuuuutti i giorni, ho chiacchierato poco in classe con le mie amichette, ho cercato di non dare pizzicotti a mio fratello (non sempre però ci sono riuscita), ho aiutato SEMPRE mia mamma con le faccende domestiche (tranne qualche volta che ho finto di avere mal di pancia). Quindi, credo proprio di meritarmi un grandissimo e bellissimo regalo! Vorrei tanto una bellissima bicicletta rosa, con un campanello squillante e i pedali tutti glitterati. So che quest’anno diverrò la bambina più felice del mondo! E se quando verrai a casa mia vorrai riposarti un po’, troverai latte caldo e biscotti che ti aspettano vicino l’albero. Buon Natale!”

Dopo una rilettura veloce, Simonetta mise la lettera nella busta, la chiuse e corse ad imbucarla.

Arrivata alla buca delle lettere “Santa’s village”, trova una vecchina intenta ad imbucare anche lei una letterina.

“Non è un po’ troppo grande per chiedere dei giocattoli a Babbo Natale?” le chiese incuriosita Simonetta.

La vecchina si girò, la guardò amorevolmente e le disse: “Oh, non si è mai troppo grandi per chiedere un regalo a Babbo Natale e poi io non chiedo giocattoli, ma solo di abbracciare la mia nipotina che non vedo da 10 anni!” 

Incuriosita ancor di più, Simonetta chiese alla vecchina: “e perché non la vede da 10 anni?”

La vecchina rispose: “purtroppo abita molto lontano da qui e il viaggio è molto lungo e costoso, ogni anno chiedo a Babbo Natale di poterla abbracciare, ma si vede che anche per lui è difficile”.

Simonetta quasi indispettita, rispose: “nulla è impossibile per Babbo Natale, forse ha solo bisogno di un piccolo aiuto, non si preoccupi sono stata super buona quest’anno e Babbo Natale dovrà per forza accontentarmi; ci penso io!”

Così, Simonetta corse a casa, strappò la sua lettera e ne scrisse una nuova.

Corse di nuovo alla buca delle lettere, la imbucò e tutta speranzosa tornò a casa saltellando.

Arrivò il giorno di Natale e a casa di Simonetta tutti stavano festeggiando allegramente intorno ad una tavola imbandita con tanti manicaretti, mentre attendevano trepidanti di poter scartare i regali sotto l’albero portati da Babbo Natale.

Ad un tratto, qualcuno bussò alla porta di casa; la mamma andò ad aprire e tornò accompagnata da una vecchina che teneva per mano una bambina.

Quando la vide Simonetta rimase molto stupita, ma prima che potesse dire qualcosa, la vecchina la abbracciò forte forte e le disse: “quest’anno finalmente ho potuto riabbracciare la mia nipotina e lo devo a te!”

A quel punto, la vecchina tirò fuori dalla tasca una lettera e iniziò a leggerla ad alta voce: “Caro Babbo Natale, quest’anno dobbiamo unire le nostre forze per aiutare quella vecchina a riabbracciare la sua nipotina. Ecco perché ho deciso di rinunciare alla mia bici rosa scintillante, affinché tu possa realizzare il suo desiderio. Ti invio anche tutti i miei risparmi perché so che il viaggio costa molto. Ho fiducia in te e so che non mi deluderai. Buon Natale!”

Appena la vecchina ebbe finito di leggere la lettera, la mamma di Simonetta con le lacrime agli occhi la abbracciò forte forte e le disse: “il tuo gesto d’amore ha commosso tutti noi, grazie per averci ricordato che il significato del Natale è portare gioia a tutte le persone che incontriamo sul nostro cammino”.

La vecchina si avvicinò a Simonetta e le diede un bigliettino: era da parte di Babbo Natale!

All’interno c’erano tutti i suoi risparmi e sul foglio c’era scritto: “Grazie di cuore! Ps: guarda bene sotto l’albero”

Subito Simonetta si avvicinò all’albero di Natale e vide avvolta in un bel fiocco rosso, la sua bici rosa scintillante!

E mentre tutti affettuosamente si abbracciavano scambiando si gli auguri, in lontananza si sentì il tintinnare dei campanellini e di una voce che diceva: “Ho,ho, ho, Buon Natale a tutti!”

 

- Fiaberella
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