La fiaba di Odino, il vento canterino

Odino il vento canterino amava cantare tutto il dì: “sono Odino il vento canterino, canto dalla sera fino al mattino, il mio canto è allegro e divertente sai, così triste non sarai”.

Un giorno però Nebulosio, re delle nuvole, stanco del continuo cantare di Odino decise di fargli un piccolo scherzetto: costruì una gabbia fatta di nubi così fitte che era impossibile uscirne e la posizionò all’entrata di casa sua, di modo che quando Odino avrebbe aperto la porta, la gabbia gli sarebbe caduta sopra intrappolandolo.

Così invitò Odino a casa sua per bere una tazza di rugiarella e fargli ascoltare una nuova canzone scritta per lui.

Odino non se lo fece ripetere una seconda volta e in un batter vento giunse a casa di Nebulosio.

“Toc, toc, c’è nessuno?” disse bussando alla nuvoporta Odino.

“Entra pure, la porta è aperta, sto preparando la rugiarella e non posso muovermi, ma tu accomodati”, disse Nebulosio.

E così Odino oltrepassò la porta e…ZUM ZAC, STUFF, gli cadde addosso questa enorme gabbia nebulosa che lo intrappolò.

Odino tentò di liberarsi ma fu tutto inutile: “Nebulosio, Nebulosio, liberami perché mi hai imprigionato?”

Nebulosio rispose: “basta con questo tuo continuo cantare! Le persone sono felici solo quando sentono il tuo canto, invece appena vedono me avvicinarsi diventano tristi e scontenti e per causa tua non sono benvoluto”.

Ma Odino rispose: “Nebulosio caro, io invece adoro tanto te e le tue nuvole perché grazie a loro il mio canto si sente in tutto il mondo!”

Nebulosio capì di essere stato cattivo nei suoi confronti e decise di liberarlo.

Odino però voleva che Nebulosio si sentisse accettato dalle persone e così decise che li avrebbe convinti con un nuovo canto: “oh tutti voi che amate il mio canto, ascoltatemi ora senza emetter fiato! Il mio segreto vi svelerò, se ascolterete attentamente ciò che vi dirò: è il mio amico Nebulosio che rende il mio canto così gioioso, senza lui sarei triste a più non posso. Or voi che ora lo sapete ringraziatelo tutti gioiosamente”.

Tutti quelli che udirono questa canzone divennero ancora più contenti e dissero: “Evviva Nebulosio e Odino che rendono le nostre giornate gioiose”.

Al sentire queste parole Nebulosio si commosse e chiese scusa ad Odino per il suo tranello.

Ma Odino gli rispose: “amico mio caro se non mi avessi giocato quel tiro ventoso, non avrei mai capito quanto fossi importante per me e per il mio canto”.

E da quel giorno Odino e Nebulosio cominciarono a viaggiare allegramente cantando a più non posso.

 

- Fiaberella
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